Cosa facciamo?

Vi portiamo a pedalare in Romagna, terra di tradizioni, cultura, mosaico e buon cibo... con servizi di qualità.

Slow Bike Tourism è una rete d'imprese, un insieme di appassionati della bici che hanno messo in comunione le idee per sviluppare un progetto dedicato alla bici.
Vivere, gustare, toccare con "ruota" un territorio e conoscerlo attraverso le sue peculiarità, gli angoli nascosti e le eccellenze che lo caratterizzano.
Dalla sella della bici, attraverso una rete di percorsi studiati per pedalare al proprio ritmo.
Fermarsi e gustare del buon cibo, bere dell'ottimo vino e respirare l'arte, la storia e la cultura che sono propri di quest'angolo d'Italia.
Senza doversi preoccupare di nulla, i problemi lasciateli a noi...

La Romagna viene spesso ricordata come "terra solatia, dolce paese" ed è terra di bici e passione per ciclismo.
La bicicletta ed il ciclismo sono stati e restano un grande fenomeno della Romagna, un fenomeno culturale prima che sportivo, un mezzo di lavoro degli artigiani, un mezzo di trasporto per famiglie e lavoratori delle cooperative agricole dei braccianti.
La bici è stata fonte d'ispirazione per grandi scrittori di questa terra; Olindo Guerrini (alias Lorenzo Stecchetti) ed Alfredo Oriani ed è il mezzo principe con il quale assaporare tradizioni e cultura di questo lembo d'Italia.
La possiamo anche considerare una macchina del tempo con la quale tornare indietro per toccare con mano vestigia di rocche medio-evali ed angoli di un impero che ha avuto qui il suo trascorso.
Con questo amore per le due ruote e per la natura che proponiamo una serie d'itinerari di turismo in bici, per il piacere di assaporare il vento nei capelli mentre ripercorriamo i territorio per il piacere di scoprire tutto questo e molto altro ancora.

La Cucina Romagnola è una celebrità mondiale, non vi farà dimagrire ma è una delizia per l'anima ed il palato.
Che meraviglia di primi piatti, la minestra che un proverbio romagnolo definisce "la biada dell'uomo", costituisce il cardine del sistema alimentare Romagnolo.
Nel 1913 viene proposto un primo censimento della pietanze della"cucina del popolo", che conserva ancora buona parte delle vecchie usanze e che riproponiamo come irrinunciabile compendio nelle pedalate.
Poi c'è la piadina (o piada) una sfoglia di farina di frumento, che viene cotta, tradizionalmente, su un piatto di terracotta, citando "Giovanni Pascoli", è il pane dei Romagnoli.
Attingendo all'ampia cultura popolare romagnola, è possibile gustare una serie di prelibati piatti tradizionali ma non si può scordare l'accompagnamento.
Già perché anche il buon bere ha la sua parte importante nella tradizione viti-vinicola della Romagna.? Pur senza dover alzare il gomito, lasciatevi tentare da:

  • Sangiovese di Romagna, vino DOC, vitigno Principe che deriverebbe, secondo una tradizione locale, da "Sanctum Zeus", il dio Giove caro ai Romani.
  • L'Albana di Romagna, primo vino DOCG bianco in Italia oltre al Trebbiano, al Pinot sono i vini della tradizione Romagnola.
  • Bursòn, vino da un vitigno autoctono vera peculiarità vinicola d'eccellenza.

Il desco è imbandito non vi resta che venire ad assaggiare

La Romagna è una cerniera tra l'appennino ed il mare. Una mistica "terra di mezzo" che può soddisfare una crescente "fame" di storia e cultura. I luoghi che si possono vivere, visitare sono stati teatro di importanti eventi ed hanno avuto, come attori, illustri personaggi che hanno fatto la storia italiana ed europea. I ravennati vanno al passo con re ed imperatori sotto il riflesso dei mosaici, i cesenati possono sentire la polvere da sparo delle battaglie risorgimentali. I faentini, sull'Emilia incrociano le truppe di Napoleone venuto a cambiare il mondo. I forlivesi testimoni di fasti del medio-evo. I riminesi, dalle colline, osservano la visione con le legioni romane quando la pianura si apre all'orizzonte, prepararsi alla pugna contro i celti. Gli Este in bassa Romagna e poi ancora Caterina Sforza....
Garibaldi e sua moglie Anita compire il destino di un risorgimento sulle orme della trafila.? Storie di etruschi che colonizzano il corso di quel fiume che fu l'Eridano e che oggi parla la lingua dei fiumi e delle valli.
Un incrocio magico di vestigia, storie ed avventure che possiamo raccontare e rivivere stando in sella alla bici.

Con la bici il mondo rallenta, si ferma...
Non ci sono più pensieri, non c'è più preoccupazione.
Osservi quanto ti scorre sotto gli occhi e le ruote con tranquillità.
Godi del sole, del vento, anche della pioggia, incontri persone.
Ti sazi d'immagini.
Non devi programmare niente e puoi concentrarti sul viaggio, sulla scoperta.
La tua mente è libera.
Ritrovi un equilibrio perduto, quello di un bambino, e come un bambino puoi ridere, di cose semplici, scherzando con i compagni in bicicletta.
Questo stato libero dura il tempo di un semplice giro oppure di un viaggio intero e trovi il relax ed il benessere in una terra ospitale.

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